Gli ingredienti per l’anno nuovo: fantasia, umorismo e creatività

ridere(di Salvatore Primiceri) – Eccoci ai bilanci di fine anno e agli auguri per l’anno che verrà. Lo scorso anno, da queste pagine, vi avevo augurato un anno in cui “iniziare a pensare fuori dagli schemi”. Ricordate? Ci siete riusciti?

Questa volta facciamo un passo avanti, anzi tre. Ciò che auguro a tutti è, non solo di pensare nuovamente fuori dagli schemi ma anche di intraprendere concrete azioni che siano ricche di fantasia, umorismo e creatività.
Sono ingredienti che mancano da troppo tempo nella nostra società. Ce lo ha ricordato anche Papa Francesco in uno dei suoi tanti discorsi carichi di innovazione: “Dio è creativo, non è chiuso, e per questo non è mai rigido. Ci accoglie, ci viene incontro, ci comprende. Per essere fedeli, per essere creativi, bisogna saper cambiare“.
Fantasia e creatività, quindi, come ingredienti per un cambiamento, per risolvere i problemi. Usiamo fantasia e non conformiamoci al modo di fare di tutti.
Diceva Seneca nel “De Vita Beata”: “Bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perchè non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti. Non c’è cosa che per noi comporti mali peggiori del conformarsi all’opinione pubblica, considerando migliore quello che è accolto da più largo consenso“.
Sforziamoci quindi di dare forza e volontà ai nostri obiettivi cercando di raggiungerli usando la fantasia e la creatività che ci aiutano a superare problemi apparentemente insormontabili.
Non è facile, ovvio, ma si deve provare, senza coprirsi dietro gli alibi del “tanto va così”, “tutto funziona così”, etc etc. Non deresponsabilizziamoci (già la parola è lunga e brutta). Fantasia e creatività vanno di pari passo con coraggio e responsabilità.
Qualsiasi cosa sia la creatività, è una parte nella soluzione di un problema“, afferma lo scrittore di fantascienza britannico Brian Aldiss.
Nel cambiare e nell’agire può capitare di trovare ostacoli, di sbagliare. In questi casi cerchiamo di usare la resilienza, quella capacità di reagire positivamente anche alle situazioni più difficili, ma usiamo anche umorismo, ironia.
Ridere fa bene, arrabbiamoci e litighiamo di meno, tanto non sempre serve a qualcosa.
La maggior parte delle occasioni mettiamole sul piano del gioco e dello scherzo“, suggerisce sempre il buon Seneca nel “De Ira”. Usiamo anche autoironia, mettiamoci in discussione e ridiamo ogni tanto anche di noi stessi; trasformiamo gli insulti che riceviamo in occasioni per farci una grande risata. Ristrutturiamo i conflitti.
L’umorismo è infatti una chiave per affrontare meglio la vita e per risolvere i conflitti. La grande lezione arriva proprio da Seneca: “Quanto è meglio prendere la strada opposta e non contrapporre colpa a colpa. Potrebbe forse pensare di essere sano di mente uno che risponde coi calci ai calci di una mula e coi morsi ai morsi di un cane?“.
Cambiamo quindi punti di vista, trasformiamo le situazioni che ci capitano da “facile scontro” a “possibile incontro”. Auguro a voi tutti un 2015 ricco di fantasia, creatività e sane risate!

Salvatore Primiceri

* Le citazioni tradotte di Seneca sono estratte dal libro “Più saggi con Lucio Anneo Seneca“, di Ilaria Rodella, edizioni Chiarelettere 2014.

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